Docente: Prof. Mauro De Berardis
Lavori eseguiti dagli alunni della classe
Quinta B TIEN IPSIA Teramo
Coordinamento: Prof. Mauro De Berardis, Prof.
Loreto Giovannucci
Rete Ethernet
Lavoro eseguito dall'alunno Fausto
Pappalardo
Come funziona una rete Ethernet
Ethernet è il tipo più diffuso di
rete locale che esista al mondo. Con rete locale
sintende un sistema di collegamento tra
diversi computer, tutti collegati allinterno del
medesimo edificio, entro edifici contigui oppure
nellarco di pochi chilometri nel caso in cui non
esistano confini di riferimento precisi. Tale sistema
consente lo scambio diretto di informazioni in formato
elettronico tra più di due computer senza ricorrere al
passaggio di dischetti. La natura generale di qualsiasi
LAN (Local Area Network rete locale) e
quella di Ethernet specialmente è di consentire il
libero colloquio con qualsiasi macchina collegata e di
trasmettere la stessa informazione contemporaneamente a
tutte le altre macchine in ascolto (Broadcastng).
Ethernet non è necessariamente la migliore delle
tecnologie possibili, ma si è dimostrata la più
economica e la più facile da utilizzare il che ha
decretato un enorme successo a tutti i livelli
dimpiego e in qualsiasi area geografica del mondo.
La sua storia ha inizio nei primi anni Settanta presso il
Palo Alto Research Center (PARC), il laboratorio di
ricerca Xerox, per opera di Robert Metcalfe e David
Bloggs. Il lavoro iniziò intorno al 1972 ma la sua prima
definizione pubblica risale ad un articolo pubblicato nel
1976 con la firma dei due inventori. Dobbiamo aspettare
il Dicembre del 1980 per averne la prima versione
utilizzabile, dovuta alliniziativa di Xerox.
Digital Eqpment e Intel. Nel 1982 lo standard iniziale fu
sostituita dalla versione 2.0. Detta anche Ethernet II
oppure DIX (Digital Intel Xerox) che costituisce
ancora oggi uno standard di riferimento per numerosi
impianti.
Il sistema di trasmissione
Ethernet usa un solo cavo per collegare
decine di stazioni di lavoro, ciascuna delle quali riceve
contemporaneamente tutto quello che passa sulla rete,
mentre solo una stazione alla volta ha la facoltà di
trasmettere. Ogni stazione è indipendente e non una sola
stazione che funzioni da arbitro, le informazioni sono
trasmesse nella formula dimpulsi che si propagano a
partire dalla stazione emittente verso i due estremi
della rete ( a destra e a sinistra ) fino a raggiungere
il punto in cui il cavo termina a due estremi. In questo
percorso incontrano altri nodi che sono collegati lungo
il cavo e che ascoltano tutto quello che passa cercando
di scoprire se è indirizzato a loro. Ogni messaggio in
transito sulla rete (detto anche trama o frame,
allinglese perchè composto da una sequenza di bit
tra loro combinati) reca al proprio interno
lindirizzo di origine e quello di destinazione,
perciò ogni macchina lo copia in una piccola porzione di
memoria (buffer) di cui dispone nella scheda
dinterfaccia, legge lindirizzo di
destinazione e, se non coincide con il proprio, lo
scarta. Con questo meccanismo, assicurandosi che una sola
macchina alla volta abbia la possibilità di trasmettere
mentre tutte le altre sono in ascolto, si costruisce in
modo semplice una rete in cui è facile aggiungere nodi,
visto che ogni nuovo nodo riceve automaticamente tutto
quello che transita sul cavo e diventa immediatamente
parte del gruppo di lavoro, acquistando anche la facoltà
di trasmettere ogni volta che la linea è libera. Questo
sistema vale per qualsiasi genere di rete Ethernet,
indipendendemente dalla sua velocità di funzionamento o
dal tipo di cavo utilizzato. Ogni scheda di rete
disponibile in commercio dispone di un proprio indirizzo
permanente, unico al mondo, espresso in numeri
esadecimali e lungo 12 Byte. I primi 6 Byte di questo
indirizzo indicano il costruttore, e vengono conservate
in un registro mondiale così da evitare duplicazioni.
Gli altri 6 Byte vengono assegnati al costruttore
medesimo, scheda per scheda, così da creare una
combinazione univoca per ciascun pezzo. Grazie a questo
metodo è possibile risalire in ogni momento a chi ha
fabbricato la scheda e non esiste la benchèminima
possibilità che sulla stessa rete esistano due nodi con
il medesimo indirizzo fisico. La connessione di varie
macchine sullo stesso cavo prende il nome di tipologia
elettrica a "bus". Con tipologia elettrica si
indica la disposizione delle connessioni elettriche che
uniscono i diversi nodi di una LAN o, più in generale,
il percorso logico che le informazioni seguono per
arrivare a destinazione. Il fatto che tutti ricevano
contemporaneamente lo stesso segnale e sono collegati al
medesimo percorso trasmissivo. Nelle prime reti Ethernet
la topologia elettrica corrispondeva anche alla topologia
fisica, cioè al modo in cui fisicamente le varie
stazioni venivano collegate tra loro. Successivamente,
con ladozione del doppino, si è mantenuto una
topologia elettrica a bus ( elemento invariabile nella
natura di Ethernet ), ma la topologia fisica, cioè il
modo in cui i cavi vengono distribuiti, è diventata una
stella: tutte le macchine si collegano al punto centrale,
come vedremo più avanti. Qualunque sia la topologia
fisica e qualunque sia la velocità, la tecnica
trasmissiva su rame rimane invariata e consiste nel
trasmettere un segnale che assomigla ad unonda
quadra e che oscilli tra valori di tensioni negativi e
positivi e ogni transizione ( da negativo a positivo o
viceversa ) indica la presenza di una cifra binaria,
rispettivamente 1 e 0. Questo sistema prende il nome di
codifica di Manchester e ha il vantaggio di rendere molto
più sicuro il riconoscimento degli 1 e degli 0 visto che
non si misura lampiezza dellimpulso ( alto
per 1 e basso per 0 come avviene allinterno
del PC ) ma si usa linversione di polarità,
facilmente riconoscibile anche in caso di presenze di
disturbi.
Come viene regolato
laccesso alla rete: il CSMA/CD
Nella rete Ethernet non esiste un
arbitro degli accessi bensì un meccanismo in base al
quale le singole stazioni di lavoro si
"autodisciplinano", astenendosi dal trasmettere
quando qualcunaltra lo sta già facendo.
Tecnicamente questo sistema prende il nome di CSMA/CD ( Carrier
Sense Multiple access/Collision Detection - accesso
multiplo a rilevazione di portante con segnalazione di
collisione ). Interpretando il significato di questa
sigla si comprende anche lautonomia del meccanismo.
La prima azione che qualsiasi scheda dinterfaccia
esegue prima di iniziare a trasmettere consiste
nellascoltare se qualcuno lo sta già facendo, ecco
la rivoluzione della portante. Nel caso qualcuno stia
trasmettendo, sul cavo sarà presente un segnale a 20 MHZ
su cui viaggiano 10 Mbit per secondo (codificati con il
sistema di Manchester ). In caso di
"occupato" la workstation desiste e tenta di
trasmettere più tardi. Laccesso alla rete è
multiplo, perciò tutte le stazioni hanno la stessa
facoltà di parlare a condizione di accertarsi prima che
la linea sia libera, operazione che possono seguire tutte
in contemporanea. Supponiamo, a questo punto, che due
stazioni siano pronte a trasmettere e che abbiano trovato
la linea libera. La trasmissione parte nello stesso
momento e quella della prima inevitabilmente collide con
quella della seconda provocando lingarbugliamento
del segnale elettrico e limpossibilità di
riconoscere i bit che vi erano contenuti. Se non
esistesse nessun sistema che segnalasse lavvenuta
collisione, le due stazioni continuerebbero a trasmettere
i rispettivi messaggi per intero, nella convinzione che
questi arriveranno a buon fine. Per questo motivo i
progettisti hanno inserito nella scheda
dinterfaccia un ulteriore circuito che rimane
sempre in ascolto, anche quando la scheda medesima sta
trasmettendo, per verificare che non siano avvenute
collisioni. Il circuito in se non è complesso, infatti
tutto ciò che deve verificare è lesistenza di
valori di tensioni superiori alla norma. In caso di
collisione, infatti, i segnali elettrici delle due
stazioni si mescolano e finiscono anche per sommarsi,
perciò la tensione risultante che circola in rete è
maggiore. Non appena la collisione viene rilevata, le
schede dinterfaccia di entrambe le stazioni non
interrompono immediatamente la trasmissione, ma
continuano a inviare bit fino a raggiungere la dimensione
minima di un pacchetto di 64 Byte. Questo per fare in
modo che tutte le altre macchine sulla rete si accorgano
che la collisione è in corso e che la rete è
momentaneamente bloccata. Dopo di che interrompono la
trasmissione e attivano un timer di durata casuale prima
di rientrare la trasmissione. Il fatto che il timer sia
causale impediscono che entrambe ripartano nello stesso
istante, causando una nuova collisione. Se nonostante
luso dei timer, la collisione si verificasse
ancora, il timer verrebbe allungato progressivamente fino
a un punto in cui il continuare delle collisioni
indicherebbe un guasto fisico sulla rete e le singole
schede dinterfaccia comunicherebbero al rispettivo
computer limpossibilità di trasmettere. Nella
realtà le collisioni sono più frequenti di quello che a
prima vista potrebbe sembrare. Infatti oltre al caso
fortuito visto prima di due stazioni che trasmettono
esattamente nello stesso momento, esistono anche altri
casi in cui due o più macchine cercano di prendere
possesso della linea con la convinzione che sia libera,
quando questa in realtà non lo è e cè già
qualcun altro che ha cominciato a trasmettere.
10Base-2 ( 10 Mbps Baseband 200
metri 10 Mbps banda base a 200 metri su coassiale
sottile)
Uno degli standard per le reti Ethernet
particolarmente diffuso alla fine degli anni Ottanta.
Definisce le modalità per trasmettere dati a 10 Mbit per
secondo con modalità baseband (a impulsi) su un cavo
coassiale a sezione sottile (3/16 di pollice equivalenti
a circa 5 millimetri di diametro, chiamato in codice RG
58) su una distanza massima di 200 metri (185 volendo
rispettare rigorosamente le specifiche dello standard).
Il cavo passa da una macchina allaltra come un
lungo serpentone flessibile e si connette in ogni fermata
a uno speciale connettore a baionetta (BNC in sigla)
sagomato a T.
connettore
BNC a T e terminatore
La base della T sinserisce nella
scheda del computer, mentre alle altre due estremità
troviamo lo spezzone di coassiale entrante e lo spezzone
di coassiale uscente.
scheda
di rete Ethernet
Ai due estremi del segmento vanno posti
due tappi terminatori che impediscono al segnale
elettrico di essere riflesso e di tornare indietro
mescolandosi con quello in transito. Se sinterrompe
il cavo in qualsiasi punto, lintero segmento cade.
Si tratta di un sistema di cablaggio economico e
abbastanza flessibile: per aggiungere una macchina alla
rete basta aggiungere un pezzo di coassiale e non bisogna
comperare concentratori (hub) come nel caso del 10Base
T. può integrarsi con una rete 10Base T o
100Base T con laggiunta di un dispositivo
ponte (bridge).
10Base T (10 Mbps Baseband
Twisted pair 10 Mbps banda base su doppino
ritorto).
Una versione di rete locale Ethernet
funzionante su doppino di tipo telefonico approvata come
standard nel 1990. Il nome significa che funziona a 10
Mbit per secondo con una trasmissione di tipo baseband
(trasmissione a doppio impulso) su doppino ritorto
(twisted pair) non schermato. La tipologia fisica ha la
forma di una stella: tutti i computer si collegano a un
concentratore (hub) con tratte di filo individuali,
perciò se una tratta sinterrompe lunica a
soffrirne è la macchina interessata, anziché tutto il
segmento come accade con lEthernet su cavo
coassiale. La tipologia elettrica è tuttavia quella
tipica delle reti Ethernet: un bus (percorso continuo e
comune) che corre da una macchina alla successiva con una
terminazione elettrica a entrambi gli estremi. E il
concentratore che collega i singoli spezzoni di filo in
entrata e in uscita in modo che siano uno la
continuazione elettrica dellaltro. La lunghezza
massima della tratta di doppino che unisce la singola
stazione allhub è di 100 metri. E possibile
collegare in cascata fino a 4 hub per un totale di 500
metri di diametro massimo ( la distanza tra le due
stazioni agli estremi).
cavo UTP per LAN
Fast Ethernet (Ethernet veloce)
Un tipo particolare di rete Ethernet
che funziona a 100 Mbit per secondo invece che a 10 Mps.
Come cavo trasmissivo si usa un doppino ritorto non
schermato (simile al cavo telefonico ma di qualità
superiore) per tratte massime di 100 metri. Usa un
concentratore (hub) diverso dallEthernet a 10 Mbps
e funziona su reti più corte in ragione dellalta
velocità: 205 metri complessivi invece di 500 metri
complessivi che si raggiungono a 10 Mbps (la distanza
aumenta a seconda della qualità dei ripetitori
hub impiegati e dalla combinazione di doppino e
fibra ottica e si arriva anche a più di 300 metri). Per
il resto finziona esattamente come un Ethernet
convenzionale e per questo motivo quasi tutte le schede
Fast Ethernet in circolazione possono anche funzionare a
10 Mbps.
Hub.
La parola hub in inglese significa
"perno" con riferimento al centro della ruota
dove confluiscono tutti i raggi di sostegno e intorno al
quale lintera ruota gira. E
unapparecchiatura che si è diffusa nel mondo delle
reti locali nella seconda metà degli anni Ottanta e che
consenta di realizzare un sistema di cablaggio a stella,
dove tutte le connessioni provenienti dalle workstation
di un certo gruppo di lavoro confluiscono verso un centro
di connessione che può essere attivo o passivo, ma il
cui scopo fondamentalmente rimane quello di creare una
connessione elettrica tra tutte le macchine che vi sono
collegate ed eventualmente altri hub. Lhub viene
usato solitamente con doppino (schermato e non) e trova
impiego nelle reti Token Ring dove prende più
propriamente il nome di MAU (Multistation Acces Unit). Il
vantaggio dellimpiego di un hub e di un cablaggio a
stella è che si possono aggiungere e togliere
workstation in qualsiasi momento senza interrompere la
continuità di collegamento delle altre e che eventuali
stazioni con schede dinterfaccia guaste possono
essere isolate automaticamente senza compromettere la
connessione di tutte le altre. Inoltre, nel caso di
alcuni hub, la gestione può essere eseguita a distanza
per mezzo di speciali software di controllo e
monitoraggio.
IEEE
(Institute of Electrical and Electronics Engineers
Istituto degli ingegneri elettrotecnici ed elettronici)
Chiamato anche "I triple E".
ente statunitense con sede a New York che riunisce
scienziati, ingegneri e studenti. Nato nel 1963
dalla fusione dellIRE (Institute of Radio
Engineers), lIEEE concentra la propria attività
nella definizione standard per il mondo
dellelettronica, in generale, e per i sistemi da
calcolo, in particolare. I suoi standard più conosciuti
sono quelli che riguardano le modalità di realizzazione
fisica dei vari tipi di rete locale oggi.
Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni
Tipi
di trasmissione
La trasmissione dati
risulta condizionata (in termini di velocità e capacità
trasmissive) anche dalla tecnica con cui possono essere
convogliati i dati stessi in linea; esistono due tecniche
di trasmissione attuate dai DTE:
| La tecnica parallela |
| La tecnica seriale |
La tecnica maggiormente
usata è quella seriale, per due motivi:
| Per un motivo di
costi minori( è sufficiente soltanto una linea
di collegamento) |
| Per il fatto che gli
elaboratori, in genere, forniscono i dati in
uscita proprio in modo "seriale" |
Per contro, è intuibile
che questo tipo di trasmissione risulti più lenta di
quella parallela, visto che i dati potranno essere
trasmessi in linea, solo uno di seguito allaltro, e
non tutti contemporaneamente come invece avviene nel
sistema parallelo, infatti, volendo trasmettere ad
esempio una "parola" di otto bit, con il
sistema seriale occorreranno otto intervalli di tempo
prima che tutta la parola venga ricevuta, mentre con il
sistema parallelo occorrerà un solo intervallo di tempo.
Comunque la trasmissione
parallela, presentando costi di cavo piuttosto elevate,
trova poche applicazioni pratiche, salvo qualche
collegamento locale di breve distanza (un esempio tipico
è rappresentato dal collegamento tra DTE e stampante).
Nellambito della
trasmissione seriale. I dati, costituiti da
uninsieme di bit, vengono immessi in linea uno
dietro laltro in modo continuo, ciò che comporta
il rischio di perdere lesatta definizione di
ciascun carattere (per carattere si intende un insieme di
bit, detto anche "stringa", il cui numero viene
definito in modo univoco dal codice di trasmissione; ne
vedremo il significato più avanti) che costituisce il
dato od informazione.
Infatti se non viene
specificata una procedura od una regola opportuna, il
ricevente non potrà sapere qual è il primo bit del
primo carattere trasmesso, e quindi gli errori di
interpretazione possono essere piuttosto elevati.
Occorre quindi introdurre
un metodo per poter riconoscere una combinazione binaria
dallaltra (ogni combinazione binaria costituisce un
carattere, un insieme di caratteri costituisce un dato,
uninsieme di dati costituisce
uninformazione).
Il problema viene risolto
tramite unopportuna "chiave" di
riconoscimento o di lettura, la cui conformazione può
variare a seconda se la "serializzazione" dei
bit avviene:
| In modo asincrono |
| In modo sincrono. |
Questi due modi di
trasmettere i dati seriali, non rientrano nella
costituzione della linea, ma bensì influiscono sulla
procedura di comunicazione tra due o più DTE.
Trasmissione
Asincrona
Viene detta anche
trasmissione "Start-Stop", in quanto la
"chiave" richiesta per la definizione dei
singoli caratteri , viene attuata introducendo, per ogni
carattere, dei bit di Start (per individuare
linizio del carattere) e di Stop (per individuare
la fine del carattere).
Questo tipo di
trasmissione è caratterizzato anche dal fatto che non è
necessaria una precisa relazione temporale tra un
carattere e laltro, in quanto ognuno di essi,
grazie ai bit di start e di stop, risulta in questo modo
perfettamente definito, e quindi riconoscibile dal
ricevente,; questo fatto determina una trasmissione
piuttosto lenta, dato che il tempo di intercorrenza tra
un carattere e laltro (detto anche tempo di
intercarattere), non essendo fissata alcuna
temporizzazione, dipende dalla velocità di battitura
delloperatore (molto più lenta della velocità di
elaborazione di un qualunque DTE).
La struttura di un
carattere asincrono deve comunque rispettare le seguenti
regole:
| La polarità di
riposo (ossia quella a minor voltaggio) viene
associata al bit 1, e viene detta
"Mark" (Segno) |
| La polarità di
lavoro (ossia quella a più alto voltaggio) viene
associata al bit 0, e viene detta
"Space" (Spazio) |
| Il bit di Start deve
essere di polarità diversa da quella di riposo
(dovrà essere quindi di livello 0), e deve
precedere il primo bit di carattere |
| Il bit (o più bit)
di Stop deve essere di polarità uguale a quella
di riposo (quindi di livello 1), e deve (o
devono) seguire lultimo bi di carattere. |
| Il bit di Start è
sempre uno solo |
| Il bit di Stop invece
può avere una durata di 1/ 1,5 /2 bit |
N.B. Come si può notare, in trasmissione dati,
viene assunta la "logica negativa".
Inoltre il valore di
tensione attribuito ai due livelli logici, dipende dal
tipo di tecnologia usata per la costruzione delle varie
circuiterie (TTL, CMOS, ecc..).
Durante la trattazione di
questo tipo di trasmissione, si è detto che linvio
dei vari caratteri costituenti linformazione, non
avviene in maniera temporizzata.
Occorre chiarire che in
realtà esiste invece una forma di temporizzazione che
avviene nel DTE ricevente; infatti i dati, venendo
trasmessi tramite il "mezzo fisico doppino
telefonico", subiscono le note deformazioni in
termini di ampiezza e di fase (tanto più rilevanti tanto
più ampia è la banda di frequenza occupata daol
segnale, e quanto più lunmga e disturbata è la linea
telefonica; si ricorda che il segnale digitale è
definito al "larga banda").
Per far fronte a questo
problema ineliminabile al massimo è possibile ridurne
gli effetti tramite opportune stazioni rigeneratrici o
amplificatrici, a seconda che la trasmissione sia
relativa ad un segnale digitale o analogico), si
introduce nellambito del carattere,
unopportuno segnale di clock (orologio di
temporizzazione) che scandisca la ricezione dei bit.
In questo modo il
ricevente conoscerà la "cadenza" dei bit del
carattere, e saprà quando e dove leggerli, riducendo al
minimo gli errori di lettura derivanti dalkle
deformazioni di linea; infatti il suddetto clock viene
generato in modo da leggere il bit al "centro"
dello stato logico dove sicuramente vi è una soglia di
decisione valida.
Questo clock viene
"resettato" (azzerato) ogni volta che arriva un
bit di Stop, mentre viene avviato ogni volta che arriva
un bit di Start; in questo modo viene ancora rispettato
il concetto di trasmissione asincrona (non temporizzata),
ma ogni carattere inviato risulta regolamentato in
termini di "durata".
Nella pratica più diffusa
viene utilizzato un clock con frequenza 16 volte maggiore
della frequenza del segnale digitale da trasmettere
(cioè nellintervallo di tempo di un bit, vengono
imposti 16 periodi di clock); la lettura del bit in
arrivo, rimane legata pertanto allottavo impulso di
clock, che corrisponde proprio la centro del bit stesso,
secondo il criterio sopracitato.
In questo modo il DTE
ricevente risulta "sincronizzato" sul
carattere, e ne può così verificare la correttezza di
trasmissione, scartando anche gli eventuali "bit
anomali" costituiti da impulsi spuri prodotti dalla
rete trasmissiva e non dal DTE trasmittente.
Matematica
La velocità di
trasmissione esprime il numero di informazioni
trasmissibili nel tempo di un secondo.
V=
B*log2(1+S/R)
dove B è la larghezza
della banda di frequenza trasmissibili, che può indicare
la larghezza del canale e la larghezza della banda
passante, e S/R rappresenta il rapporto segnale-rumore.
La funzione logaritmica
Assegnato un numero a, reale positivo e
diverso da 1, si dice logaritmo in base a di un numero b
reale positivo, lesponente c a cui si deve elevare
la base a per ottenere il numero b e si scrive:
log ab = c se e
solo se ac= b
La funzione logaritmica, funzione
inversa della funzione esponenziale, indicando, come è
consuetudine, con x la variabile indipendente e con y la
variabile dipendente.
Le proprietà dei logaritmi si ricavano
dalle proprietà delle potenze.
Dalle relazioni a0
= 1 e a1
= a,
Si ha: log a1=0 log aa=1
| cioè, in qualsiasi base il
logaritmo di 1 è uguale a 0 ed il logaritmo
della base è uguale a 1 |
| Non esistono il logaritmo di zero
e i logaritmi dei numeri negativi |
| Il logaritmo del prodotto di due
numeri reali positivi è uguale alla somma dei
logaritmi dei due numeri, cioè: |
log a(b*c) = log ab+log ac
| Il logaritmo del rapporto di due
numeri reali positivi è uguale alla differenza
fra il logaritmo del numeratore ed il logaritmo
del denominatore, cioè: |
log a b/c = log a b - log ac
| Il logaritmo di una potenza con
base positiva è uguale al prodotto
dellesponente per il logaritmo della base
della potenza, cioè: |
log a bc = c* log ab
grafico della funzione y=log2(x)
realizzato con
Inglese
The Basic Optic Fiber
The basic optic fiber consists of
an ultraclear silica or a halide or fluoride glass
light-transporting core,
of silicon grease on it. The lower
index results in the reflection back into the core area
of almost all light rays or waves in the core that may
strike the core-cladding boundary at a low angle. Around
the glass cladding is an opaque protective plastic
coating. The opacity prevents outside light from reaching
the core, as well as inner "light" from leaving
the fiber. The whole fiber, including cladding and
protective coating, is flexible enough so that it can
foJlow reasonably sharp bends (1 ft diameter) without
excessive stressing or breaking of the fiber. A more
fiexible fiber has been developed that substitutes a
silicone plastic as the cladding, but because of its
greater transmission losses it is only used for runs of a
few hundred yards. Fiber cables may be made up of 12
fibers in a small ribbon, with perhaps 6 ribbons piled
one over the other, all twisted slightly to reduce
lateral stress. Around this is a heat-pro- tective cover,
then two opposite-wound steel wires with plastic sheaths
between, and a final plastic outer sheath. Such a cable
can carry a staggering amount of information. Other
cables may have from one to as many as 36 fibers.
Le Fibre Ottiche
La fibra ottica consiste di un tubo
di vetro o di silice il cui centro viene attraversato da
un fascio di luce il tubo è cosparso di grasso di
silicone per evitare che si blocchi alle pareti del cavo.
Il nucleo è la parte interna della
fibra ottica, ed è costituita da un materiale con un
indice di rifrazione maggiore di quello del mantello.
Intorno al tubo di vetro è presente un altro
rivestimento chiamato mantello o cladding, è un
rivestimento opaco protettivo plastico. L'opacità
previene che luce fuoriesca dal tubo di vetro e possa
abbandonare la fibra. Tutta la fibra, cladding incluso è
molto flessibile, così che può seguire curve molto
accentuate senza avere la rottura della fibra. Una fibra
più flessibile è stata sviluppata per sostitutire il
cladding al silicone plastico, questo perché la
trasmissione aveva grandi perdite, quindi veniva solo
usato per percorre circa alcuni chilometri. Il cavo di
Fibra può essere fatta di 12 fibre allinterno di
un nastro , con altri 6 nastri attorcigliati uno sopra
l'altro, tutto questo per ridurre la tensione laterale.
Intorno cè una copertura di plastica isolante, poi
ci sono altri due fili di acciaio attorcigliati in senso
opposto, e alla fine cè un rivestimento di
plastica che avvolge il tutto. Un cavo simile può
trasportare una quantità notevole di informazioni al suo
interno. Gli altri cavi possono supportare fino a 36
fibre
|