Docente: Prof. Mauro De Berardis
Lavori eseguiti dagli alunni della classe
Quinta B TIEN IPSIA
Teramo
Coordinamento: Prof. Mauro De Berardis, Prof.
Loreto Giovannucci
Trasduttori di temperatura  

Lavoro eseguito dall'alunno
Alessandro Leodori



Generalità
sui trasduttori

I trasduttori sono dispositivi che trasformano una
grandezza fisica in una grandezza di un altro tipo,
generalmente elettrica per poterla misurare o per poterla
confrontare con una grandezza della stessa natura. In
genere un sistema di misura è costituito da un primo
trasduttore dingresso che trasforma la grandezza
che si vuole misurare in una grandezza daltro tipo
generalmente elettrica. Successivamente è presente un
secondo blocco modificatore che amplifica o varia una
qualche caratteristica del segnale duscita del
primo trasduttore affinchè esso costituisca
lingresso di un secondo trasduttore che lo converta
in modo da avere un segnale facilmente leggibile.

Le principali caratteristiche di un trasduttore si
possono classificare nel seguente modo:
 | Campo di funzionamento: è
lintervallo di valori che il trasduttore
può accettare conservandone le caratteristiche
di precisione senza che esso sia danneggiato. |
 | Risoluzione o potere
risolutivo: in un trasduttore
luscita non varia mai con continuità ma
presenta sempre una discontinuità, tra un valore
e il successivo. Quindi si ha un andamento a
gradino perciò si verifica che a due valori
dingresso diversi, corrisponde una stessa
uscita. |
 | Precisione dello strumento:
è il massimo errore assoluto che si ha
nel campo di misura e il massimo valore
misurabile. |
 | Linearità: un
trasduttore si definisce lineare quando la curva
rappresentante il legame tra ingresso ed uscita
è una retta. |
 | Sensibilità: viene
definita come sensibilità il rapporto tra la
variazione della grandezza in uscita e la
variazione della grandezza in ingresso: S=D u/D i. |
 | Tempo di risposta:
si definisce come tempo di risposta il tempo
necessario affinchè luscita raggiunga,
senza oscillazioni, un valore pari al 90% del
valore a regime. |
 | Vita di un trasduttore:
è il tempo oltre il quale non è più garantito
il corretto funzionamento del trasduttore |
Trasduttori di
temperatura
La scelta del sensore è definita dalle esigenze
applicative specifiche e principalmente
dallintervallo di temperatura da misurare.
In tabella sono riportati i tipi di sensori più
comuni con le temperature minime e massime di lavoro.
Tipo di sensore |
Campo di temperature (°C) |
Bimetallico |
- 50 ¸ + 500 |
A semiconduttore |
- 55 ¸ + 150 |
Termistore |
- 80 ¸ + 150 |
Termocoppia |
- 250
¸ + 2000 |
Termoresistenza |
- 200
¸ + 850 |
Interruttore
termico bimetallico
E il trasduttore più elementare utilizzato come
elemento sensore in semplici sistemi di controllo di tipo
on-off quali i sistemi di riscaldamento, ventilazione,
ecc. Essendo costituito da una lamina bimetallica
flessibile, i diversi allungamenti delle due lamine,
dovuti ai diversi coefficienti termici dei due materiali,
fanno si che la lamina si fletta in funzione della
temperatura fino ad agire su un interruttore quando la
temperatura raggiunge il valore previsto.
Termocoppie
Le terrmocoppie sono forse i sensori più diffusi,
nonostante il basso valore del segnale di uscita e la
linearità non sempre soddisfacente, specialmente se sono
impiegate per ampi intervalli di temperatura; presentano
infatti diversi pregi fra cui un costo ridotto e una
buona resistenza alle sollecitazioni dellambiente;
la varietà di tipi disponibili copre inoltre
unampia fascia di temperatura di lavoro. Il loro
principio di funzionamento si basa sulleffetto
Seebeck: due conduttori metallici diversi A e B uniti
alle due estremità sono percorsi da una corrente
proporzionale alla differenza di temperatura fra una
giunzione, detta giunzione calda (Jh: hot jiunction), e
laltra, detta giunzione fredda (Jc: cold jiuncton).
Se si considerano i due conduttori scollegati, ad esempio
in corrispondenza della giunzione fredda, fra i terminali
scollegati si manifesta una f.e.m. E proporzionale alla
differenza di temperatura Th-Tc. Se la giunzione fredda
è mantenuta a Tc = 0 °C, la f.e.m. risulta
proporzionale a Th.

TIPO
(UNI 7938)
|
Elementi
+/-
|
Campo
di temperature (°C)
|
E
|
Cromel/Costantana
|
0 ¸ 900
|
J
|
Ferro
/Costantana
|
-200
¸ 700
|
K
|
Cromel/Alumel
|
-200
¸ 1200
|
R,S
|
Platino-Rodio/Platino
|
0 ¸ 1400
|
T
|
Rame/Costantana
|
-200
¸ 350
|
C
|
Tungsteno/Renio
|
0 ¸ 2000
|
Costantana
(Cu + Ni), Alumel (Ni + Al), Cromel (Ni + Cr) |
Tab. 2
Termocoppie e dati
relativi
A seconda delle condizioni ambientali e delle
temperature da rilevare, vengono utilizzate diverse
combinazioni di metalli, a cui corrispondono le curve di
trasferimento ideali .
Per ottenere misure di temperatura precise occorre
compensare lerrore dovuto al collegamento dei
terminali di uscita della termocoppia con i conduttori,
generalmente in rame, (si creano altre due giunzioni e
quindi due f.e.m.) e occorre disporre di una temperatura
di riferimento stabile a °C, cosa decisamente poco
pratica.
Poiché la giunzione fredda è posta ad una
temperatura Ta > 0 °C, la
tensione di uscita della termocoppia presenta un errore e
precisamente risulta inferiore al valore desiderato
proporzionale a Tx.
Nel blocco isotermico comprendente la giunzione
fredda, viene allora inserita una resistenza R, variabile
con la temperatura, che viene a costituire un ramo di un
ponte di Wheatstone equilibrato a 0 °C. Essendo come si
è detto Ta > 0 °C, si
crea una tensione di sbilanciamento del ponte che viene a
sommarsi al segnale fornito dalla termocoppia,
compensandone lerrore.
In commercio sono disponibili integrati specifici che
contengono il blocco di compensazione e un amplificatore
del segnale di uscita (ad esempio lintegrato AD 594
per termocoppie di tipo J e K ).
 
termocoppie di tipo K
Termoresistenze.
Le termoresistenze (RTD: resistance temperature
detector) si basano sulla proprietà per cui la
resistenza elettrica dei metalli aumenta con la
temperatura secondo la relazione approssimata
RT = Ro (1
+ a oT )
dove RT è la resistenza alla
temperatura T (°C) ed Ro è la
resistenza a 0 °C. Le prestazioni migliori sono offerte
dalle termoresistenze al platino che presentano un
coefficiente di temperatura a o = 3,85 * 10 3 a 0 °C
e vengono usate per temperature da 200 a 850 °C.
I dispositivi RTD presentano valori di resistenza tipici,
a 25 °C, compresi fra 20W e 2
kW ; il loro impiego per
misure di temperatura richiede linserimento in una
struttura a ponte.
Termistori.
Sono resistori che presentano un elevato coefficiente
di temperatura, negativo per i termistori NTC e positivo
per i PTC.
I dispositivi NTC sono largamente impiegati, in una
gamma di temperature che si estende da 100 °C
fino a 450 °C, per lelevata sensibilità e i
ridotti tempi di risposta. La curva di trasferimento ha
andamento esponenziale ed è quindi facilmente
linearizzabile.
In commercio sono anche disponibili termistori
composti o linearizzati costituiti da due termistori
incapsulati in un unico contenitore; essi sono previsti
per linserimento in opportune reti resistive
consigliate (e talvolta fornite) dal costruttore al fine
di ottenere una risposta lineare.
Vari tipi di termistori
Elettronica, Telecomunicazioni e applicazioni
Spesso durante la trattazione degli argomenti di
Elettronica o di Sistemi, abbiamo sentito la parola
"rumore".
IL RUMORE
Questa terminologia è sempre stata abbinata
allesistenza di un "segnale elettrico
indesiderato" sovraposto al segnale utile, e capace
di "deformare" la forma donda del segnale
stesso.
E evidente, e comunque lo si è già detto più
volte, il "fastidio" che questo segnale spurio
può provocare alla trasmissione, infatti la deformazione
del segnale utile può essere interpretato, allatto
della ricezione, come un nuovo segnale di significato
ampiamente diverso.
Tanto per fare un esempio nel campo della
radiotrasmissione il rumore può essere causa di fluscii
o disturbi, tali da impedire una ricezione
"pulita" e fedele del segnale trasmesso; in
trasmissione dati, esso può causare
"variazioni" nella sequenza di bit, tali da
determinare una ricezione completamente falsa.
È evidente quindi che il rumore, proprio perché
"ineliminabile" in maniera tale, è una causa
di "limitazione" nellefficienza di una
trasmissione, in termini di velocità nel caso della
trasmissione dati, od in termini di fedeltà nel caso
della radiotrasmissione. Le cause per cui esiste il
rumore possono essere molteplici e svariate ma, volendo
semplificare lo studio, possiamo dire che esse sono
prevalentemente imputabili ai seguenti motivi:
- Imperfezioni costruttive o tecnologiche nelle
apparecchiature elettroniche che concorrono alla
formazione dei sistemi trasmissivi nel loro
complesso.
- Imperfezioni costruttive o tecnologiche dei mezzi
trasmissivi preposti per la realizzazione del
"collegamento" necessario per poter
trasferire le informazioni tra le due o più
stazioni trasmittenti/riceventi.
- Imperfezioni nei "materiali" utilizzati
per la realizzazione di tutto il complesso
trasmissivo.
Senza scendere eccessivamente nei particolari, ed
indipendentemente dai motivi (visti sopra) che lo hanno
creato, possiamo dire che il rumore può essere dovuto
principalmente alle seguenti cause:
- Rumore termico (detto anche "effetto
Jonson"), caratteristico di tutti i
materiali sia conduttori che semiconduttori.
- Residui nellalimentazione continua in
quanto ricavata da una tensione alternata (meglio
noti come "ripple").
- Intermodulazione, caratteristica di una
amplificazione non perfettamente lineare su
segnali complessi, dove le singole armoniche (in
cui può essere scomposto il segnale complesso,
tramite teorema di Fourier) subiscono
"amplificazioni differenziate", dando
quindi origine a fenomeni di deformazione del
segnale utile.
- Transitori di chiamata e di commutazione,
tipico inconveniente delle linee telefoniche
commutate.
- Induzione elettrica tra due conduttori
attraversati da corrente e vicini tra di loro, od
a causa della presenza di linee di trasporto per
lenergia elettrica.
- Scariche elettriche provocate dai fenomeni
atmosferici (temporali, ecc.) o da altre cause
(scintillio di una candela, o delle spazzole di
un motore elettrico,ecc.).
Tutte le cause appena viste danno quindi origine ad un
"segnale elettrico indesiderato", la cui
intensità e forma donda dipendono dal motivo che
hanno generato questo rumore; in tutti i casi questo
segnale elettrico può essere "considerato", ai
fini della progettazione di un sistema trasmissivo, in
due modi possibili:
 | Come "rumore di fondo" (detto anche
"rumore bianco") |
 | Come "rumore impulsivo" |
Nel primo caso il rumore è caratterizzato da trutta
una serie di componenti casuali che danno origine ad un
segnale la cui forma donda e rappresentata in
figura.

Nel secondo caso invece, il rumore e caratterizzato da
"picchi" sporadici e di breve durata, come
rappresentato in figura.

Risulta abbastanza intuitiva la notevole differenza,
dal punto dui vista tecnico, tra questi due segnali;
infatti il primo risulta "ricco" di frequenze
in quanto qualunque azione di "filtraggio"
produrebbe sicuramente leliminazione anche di
qualche frequenza utile, il secondo invece possiede poche
frequenze in un campo limitato, ciò che consente una
più facile progettazione del filtro.
Vista limportanza che riveste il rumore(si
ricorda per esempio che, nella trasmissione dati, la
velocità trasmissiva risulta condizionata dal rapporto
S/R = Segnale/Rumore), ai fini di una corretta
progettazione di un sistema di trasmissione è importante
conoscerlo e quindi poterlo misurare;ebbene proprio per
questo le norme CCITT intervengono per regolamentare sia
le "modalità " con cui devono essere eseguite
queste misure, che i valori "limite" entro i
quali il rumore può essere definito accettabile.
Dunque il parametro che tiene conto del
"livello" del rumore rispetto al segnale utile
è il già citato "rapporto S/R" (detto anche
S/N=Signal/Noise in inglese), espresso come rapporto tra
la potenza del segnale utile e la potenza del rumore.
Il rumore viene misurato in dB = decibel.
Matematica
Caratteristica di
trasferimento di un trasduttore
Si definisce caratteristica di
trasferimento di un trasduttore la relazione
matematica esistente tra la grandezza duscita e
quella dingresso.
Se si riporta su un piano cartesiano la
grandezza duscita in funzione di quella
dingresso si ottiene un grafico che rappresenta,
appunto, la caratteristica di trasferimento
Se la caratteristica di trasferimento
di un trasduttore di precisione è lineare, allora la
variazione della grandezza duscita (variabile
dipendente) è direttamente proporzionale a quella
dingresso (variabile indipendente).
In generale però la caratteristica non
è lineare e può non passare per lorigine.
Se la caratteristica presenta
linearità solo in una ristretta fascia di valori, è
opportuno utilizzare il trasduttore solo nel range che
risulta lineare, anche se si riduce il campo di lavoro.
Lequazione matematica che
rappresenta la caratteristica di un trasduttore lineare
deve essere del tipo y=m*x se la retta passa per
lorigine, o del tipo y=m*x+k se la retta non passa
per lorigine ed interseca lasse y nel punto
di coordinate P(X=0, Y=K).

grafico della retta y=x
(m=1 k=0) realizzato con 

grafico della retta y=x
+12 (m=1 e k=12) realizzato con 
La linearità è il parametro del
trasduttore che evidenzia lerrore (o deviazione)
tra la caratteristica ideale teorica (funzione lineare) e
la reale curva di trasferimento del trasduttore. La
deviazione è calcolata rispetto alla retta di equazione
y = m*x + k che meglio approssima la caratteristica reale
del trasduttore.
Inglese

FEATURES
 | Linear Current Output: 1m
A/K |
 | Wide Range: -55° C to +150° C |
 | Probe Compatible Ceramic Sensor
Package |
 | Two-Terminal Device: Voltage
In/Current Out |
 | Laser Trimmed to +/- 0.5° C
Calibration Accuracy (AD590M) |
 | Excellent Linearity: to +/- 0.3°
C Over Full Range (AD590M) |
 | Wide Power Supply Range: +4V to
+30V |
 | Sensor lsolation from Case |
PRODUCT DESCRIPTION
The AD590 is a two-terminal integrated
circuit temperature transducer which produces an output
current proportional to absolute temperature. For supply
voltages between +4V and +30V the device acts as a high
impedance, constant currem regulator passing 1m A/K. Laser
trimming of the chip's thin film resistors is used to
calibrate the device to 298.2m A output at 298.2K
(+25° C).
The AD590 should be used in any
temperature sensing application below +150° C in which
conventional electrical temperature sensors are currently
employed. The inherent low cost of a monolithic
integrated circuit combined with the elimination of
support circuitry makes the AD590 an attractive
alternative for many temperature measurement situations.
Linearization circuitry, precision voltage amplifiers,
resistance measuring circuitry and cold junction
compensation are not needed in applying the AD590.
Traduzione
Caratteristiche
Corrente lineare duscita: 1m A/K
Ampia portata: -55 °C +150 °C
Sonda compatibile con
limballaggio di ceramica del sensore
Progetto a due terminali: Voltaggio
In/corrente di uscita
Laser stabilizzato a +/-0,5 °C
precisione di stabilizzazione(AD 590 M)
Linearità eccellente: a +/- 0,3 °C
sopra la portata massima(AD 590 M)
Ampia possibiità della portata di
riserva: da +4V a +30V
Isolamento del sensore dal caso
Descrizione
LAD 590 è un trasduttore di
temperatura circuito integrato a due terminali che
produce una corrente proporzionale alla temperatura
assoluta. Per la tensione di riserva tra +4V e +30V il
progetto agisce come unalta impedenza, passaggio
regolatore di corrente costante 1m A/K. La guarnizione
laser del chip è un resistore di pellicola fina usato
per bilanciare il progetto a 298,2m A in uscita a
298,2K(+25 °C).
LAD 590 può essere usato in
qualche applicazione per il rilevamento di temperatura
sotto a +150 °C nella quale i sensori di temperatura
elettrica convenzionale sono comunemente utilizzati. Il
costo relativo ad un circuito integrato monolitico
combinato con leliminazione del circuito di
supporto fa dellAD 590 una conveniente alternativa
per molte situazioni di misura di temperatura. Circuito
di linearizzazione, amplificatori di tensione di
precisione, circuito per misurare la resistenza e la
compensazione con la giunzione fredda non hanno bisogno
di applicare lAD 590.

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